Il centro Baobab di Roma sgomberato.

di Danilo Melandri

Lo sgombero del centro “Baobab” a Roma, la tendopoli per migranti in transito che per lungo tempo ha ospitato quasi 200 migranti è stato un duro colpo per chi nella metropoli cercava un sia pur precario, spazio di sollievo. La struttura che era è stata era stata allestita dai volontari di “Baobab Experience” nell’autunno del 2016 è stata sgomberata dalle forze dell’ordine . La tendopoli era nata in largo Giovanni Spadolini e poi si è spostata via Gerardo Chiaromonte, nei pressi della stazione Tiburtina. L’insediamento era nato nel 2015 per raccogliere l’eredità del precedente centro sociale “Baobab” che era stato molto attivo per l’accoglienza dei migranti, in una struttura nella vicina via Cupa. Il 6 dicembre 2015 l’autorità giudiziaria ne aveva però disposto la chiusura su decisione del Tar del Lazio e che imposto la restituzione dei locali abusivamente occupati, alla proprietà dello stabile, una importante società immobiliare. Lo sgombero del Centro per migranti fu una amara, anche se giusta, realtà. Come è poi nata la “Baobab Experience”.Verso la fine del 2016 un gruppo di volontari con cittadini privati ed ex operatori sociali di Baobab, si costituì in una nuova associazione, la “’Baobab Experience” che, in mancanza di una sede, aveva continuato a dare una prima accoglienza in una tendopoli su strada nei pressi della stazione Tiburtina, supportati da associazioni mediche, da legali e dalla rete costituita con attivisti dei diritti umanitari nazionali ed europei. In due anni il nuovo accampamento ha comunque subito più di una ventina di sgomberi. La Associazione che riunisce tutti questi volontari, riferisce che più di 70 mila persone sono passate dai loro campi, allestiti con mezzi donati dalla cittadinanza, ricevendo cure mediche, cibo, una sistemazione per la notte, assistenza legale. L’Associazione precisa inoltre che, fra gli ospiti vi sono sempre stati “donne, uomini e bambini in transito verso altri Paesi europei o richiedenti asilo in Italia e che a Roma, dopo viaggi estenuanti dove hanno spesso rischiato di essere violentati da pesanti torture. In molti non ce l’hanno fatta e hanno perso la vita. In questi campi di fortuna, su strada, sono costretti ad aspettare mesi prima di poter accedere alle pratiche legali per eventuali soggiorni o per transiti”. Il “Centro Baobab” è stato sgomberato Una tendopoli per migranti in transito che ha raccolto l’eredità del centro sociale precedente, attivo per anni a via Cupa, e che è stato per tante volte discusso.

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