Dall’istruzione al lavoro, dallo sport al sentimentale.

Non tutti hanno ancora la totale possibilità di avere giusti supporti e sostegni inclusivi per chi soffre ogni disabilità.

di Danilo Melandri

L’intervento di Marta Sodano alle Nazioni Unite,Quest’anno l’Associazione ‘CoorDown’ è stata rappresentata al Quartier generale delle Nazioni Unite di New York da Marta Sodano, una ragazza 25enne con sindrome di Down, che è intervenuta come portavoce in occasione della conferenza mondiale “Leave no one behind in education” organizzata in occasione del World Down Syndorme Day.

Marta è testimone della sua storia e della sua esperienza educativa, segnata da difficoltà e inclusione sociale e lavorativa. “Marta non va mitizzata, non è una supergirl, un’icona”, puntualizza Martina a proposito di questa giovane donna che adesso lavora in un’azienda grazie a una possibilità che, piuttosto che essere considerata un’eccezione da osservare come preziosa rarità. “ma questa opportunità dovrebbe essere estesa a tutte le persone con sindrome di Down.

Nella Giornata Mondiale sui Down, cosa è stato fatto e quanto è da fare Rispetto al riconoscimento dei diritti e delle opportunità offerte alle persone con sindrome di Down molti passi avanti sono stati fatti nel corso degli ultimi anni, ma la strada verso il raggiungimento della completa uguaglianza è ancora lunga. “Questa Giornata è soprattutto occasione per far conoscere al mondo chi sono, cosa fanno e cosa possono fare le persone con la sindrome di Down”, la riflessione di Martina Fuga che conclude con una certezza: “Solo quando i diritti di tutti loro saranno pienamente riconosciuti il 21 marzo sarà davvero una festa”. La campagna “Reasons To Celebrate” è nata dalla collaborazione delle agenzie FCB.

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