New York, fosse comuni per il Covid in un’isola cimitero

di Danilo Melandri

Il nuovo epicentro del coronavirus, si trova adesso negli Stati Uniti. La città di New York è la maggiormente colpita. Sono così tanti i morti a causa del coronavirus che i cimiteri non possono più accoglierli per dar loro degna sepoltura. Così si è arrivati a sepolture di massa, come avvenuto nella Hart Island, nel Bronx, un’isoletta al largo del quartiere del Bronx che, da oltre 150 anni,  viene utilizzata, per seppellire chi non può permettersi funerali o posti al cimitero. In una sola giornata ha dovuto accogliere in una sola fossa comune, ben 40 bare,  Questo cimitero è considerato il più grande dello Stato New York ha più casi di coronavirus di qualsiasi Paese al mondo. Per la precisione, secondo l’ultimo aggiornamento della Johns Hopkins University, il calcolo ha toccato 161.807 deceduti, con un incremento di oltre 10.000 nell’ultimo giorno.

Le fotografie del cimitero, che sono state scattate con un drone, sono state messe in onda dalla BBC , Secondo l’emittente, che cita il dipartimento penitenziario in quanto ad effettuare le inumazioni sono solitamente i detenuti del vicino complesso carcerario di Rikers Island,, le operazioni sull’isola si limitavano prima della pandemia a occupare un giorno alla settimana. Ora si svolgono per cinque giorni consecutivi. Il carico di lavoro è molto pesante ed è stato necessario, come affermano i media, assumere nuovi contractors. Nei giorni scorsi il sindaco di New York , Bill De Blasio, aveva accennato alla possibilità di usare anche  cimiteri temporanei” fino a quando la crisi fosse passata e lui stesso aveva menzionato Hart Island come “il luogo storicamente” adibito a quell’incarico. Si era anche parlato della possibilità di fare sepolture temporanee a Central Park, nel cuore di Manhattan.

Nello Stato di New York il Covid-19, in una sola giornata ha causato la morte, mercoledì, di 799 persone. Si tratta della giornata con più vittime da quando è esplosa la pandemia: i decessi in totale sono 7.067. Negli Stati Uniti le vittime sono state più di di 16.000 e centinaia di migliaia contagiati.

Le foto scattate da un drone, e pubblicate dalla Bbc, mostrano una quarantina di bare mentre vengono interrate. A svolgere il triste incarico, come scrivono i giornali, sono solitamente i detenuti del complesso carcerario di Rikers Island.  Secondo l’emittente, che cita il dipartimento penitenziario, prima della pandemia, le operazioni sull’isola si limitavano a occupare un giorno alla settimana, mentre ora si lavora su cinque giorni consecutivi. Il notevole carico di lavoro ha reso quindi necessario assumere nuovi  contractors esterni.

Lo stato di New York registra in questi giorni più casi di coronavirus di qualsiasi Paese al mondo. Per la precisione, secondo l’ultimo aggiornamento della Johns Hopkins University, i contagi registrati sono stati 161.807 con un incremento di oltre 10.000 deceduti nell’ultimo giorno.

Già nei giorni scorsi il sindaco di New York , Bill De Blasio, aveva accennato alla possibilità di usare “cimiteri temporanei” fino a quando la crisi fosse passata e aveva menzionato Hart Island come “il luogo storicamente” adibito a quell’uso. Si era anche parlato della possibilità di fare sepolture temporanee al Central Park, nel cuore di Manhattan.

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