E’ scomparso il maestro Ezio Bosso

di Paola Severini Melograni Direttore di “Angeli Press”

Diceva spesso che era un uomo fortunato, che la musica l’aveva salvato e che la musica è un bisogno primario dell’uomo. Sapeva emozionare con la musica e oggi lo ricordiamo per aver portato il mondo della disabilità in televisione, su Raiuno, durante il Festival di Sanremo del 2016, grazie allo straordinario impegno del direttore Paola Severini Melograni, che si è spesa affinché avvenisse quell’apertura e far sì che il suo talento fosse mostrato al mondo intero.

Quel Festival del 2016 fu un grande successo, con ascolti record. Bosso in carrozzella rapì tutto il Paese con il suo sorriso. Fu una grande occasione e una dimostrazione del valore del servizio pubblico di cui c’è bisogno.

La performance di Bosso toccò i picchi d’ascolto della manifestazione, con 13 milioni di persone. Portarlo all’Ariston non fu un’operazione semplice e gran parte del merito fu proprio della tenacia di Paola Severini Melograni, che seppe imporsi con tutto e tutti, facendo valere la sua grande esperienza nel mondo della solidarietà e dei diritti, come le fu riconosciuto da diversi giornalisti, tra cui Loris Mazzetti sul Fatto Quotidiano, ma non solo: «Il suo progetto Musica antidiversità avrebbe meritato anche la partecipazione del gruppo rock Ladri di Carrozzelle, formato da giovani con difficoltà motorie», ha scritto Mazzetti.

La notizia della scomparsa di Bosso è allora un grande dolore e una grande sofferenza, per la quale ci stringiamo.

Tuttavia di lui resta il sorriso, il talento e la capacità di trasmettere un messaggio di speranza e di integrazione potente, che in futuro sarà sempre un monito e un esempio per una tv pubblica sempre più inclusiva e aperta alla diversità.

Ezio Bosso aveva 48 anni. Nato a Torino nel ’71, direttore d’orchestra, compositore e pianista. Bosso nel 2011 fu operato al cervello e da lì a poco gli fu diagnosticata una malattia autoimmune

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