L’Arma dei Carabinieri tocca i 206 anni: un bilancio degli ultimi 12 mesi in provincia di Latina

di Danilo Melandri

In concomitanza con il 206esimo anniversario dalla Fondazione dell’Arma, il Comando provinciale di Latina ripercorre le attività e le operazioni dell’ultimo anno

Latina la cerimonia per i 206 anni dell’Arma dei Carabinieri

Si è tenuta oggi pomeriggio, la commemorazione e  la deposizione di una corona d’alloro al monumento in onore ai caduti, ubicato davanti al Comando Provinciale, in occasione del 206° annuale dalla Fondazione dell’Arma dei Carabinieri.

Presenti alla cerimonia, sobria e nel rispetto delle norme di contenimento del Coronavirus, il Prefetto Maria Rosa Trio e il Comandante Provinciale dell’Arma, il colonnello Gabriele Vitagliano.

Per l’occasione, il Comando Provinciale di Latina stila un bilancio delle importanti attività e operazioni dell’ultimo anno. Nei dodici mesi trascorsi dalla precedente Festa dell’Arma i Carabinieri della provincia di Latina hanno conseguito risultati significativi nel contrasto al crimine e al malaffare: sono stati perseguiti 13.361 reati (il 76,8% di quelli complessivamente denunciati a tutte le forze di polizia), deferendo all’autorità giudiziaria 4.036 persone in stato di libertà (il 69,7% del totale) e 429 in stato d’arresto (il 63,2% del totale). Solo per citare alcuni dei reati più pericolosi, si può ricordare che 13 persone sono state arrestate per rapina, 2 per violenza sessuale, 7 per estorsione, 44 per furto, 124 per stupefacenti.

Sono state compiute undici importanti operazioni contro la criminalità: Smoking Fields (a opera della componente Forestale), Astice, Petrus, Aleppo 2, Masterchef, Scudo, Stelvio, Certificato Pazzo (a opera del NAS), Buffalo, Compressa Express (a opera del NAS) e Cisterna Trash (a opera della componente Forestale, con la collaborazione di altre forze di polizia).

“Meritano di essere ricordati numerosi atti intimidatorî indirizzati a personale dell’Arma: gli spari contro l’automobile di un maresciallo a Cisterna, l’attentato incendiario nel Parco Nazionale del Circeo e le minacce proferite da Cristian Battello a una pattuglia radiomobile di Aprilia sono stati raccontati dagli organi di stampa, ma anche altri ne sono accaduti senza diventare di dominio pubblico. Questi sono chiari indizî dell’efficacia dell’azione repressiva, che infastidisce i malintenzionati; e sono anche attestazioni della determinazione con cui l’Arma prosegue la sua opera, insensibile a chi si illude di poterne intimidire i componenti”.

“Gli importanti risultati sin qui succintamente richiamati sono stati conseguiti grazie a una serie di fattori, in primo luogo la capillare rete di distribuzione delle Stazioni sul territorio, autentiche radici che l’Istituzione affonda nel tessuto della società civile per intercettarne le esigenze e risolverne le difficoltà, e inoltre i reparti specializzati (Forestali, NAS e NIL), che forniscono il loro apporto in settori di particolare rilevanza e complessità”.

“Particolarmente degna di nota è stata la stretta collaborazione con le altre forze di polizia, le altre Forze Armate e le varie amministrazioni dello Stato, oltre che i rapporti di leale cooperazione con gli enti locali. Invero, in provincia di Latina la sinergia tra istituzioni è una tradizione solida, ma indiscutibilmente si rafforza ogni anno sotto l’opera di coordinamento e indirizzo svolta – nelle rispettive sfere di competenza – dal Prefetto e dai Procuratori della Repubblica distrettuale e circondariale. È estremamente significativo che molte attività d’indagine siano state espletate e siano tuttora compiute in strettissima collaborazione con la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza, una metodologia di lavoro che in passato non trovava occasione di essere applicata”.

“Una particolare menzione va all’attività svolta durante l’emergenza epidemiologica. L’Arma dei Carabinieri ha dovuto affrontare problematiche del tutto nuove, al fine di mantenere inalterati (e, anzi, rafforzare) i livelli dei servizî offerti alla comunità, cercando al contempo di minimizzare il rischio che un contagio fra i militari producesse un’inaccettabile riduzione delle risorse umane disponibili. Anche questa sfida è stata vinta: tutti i reparti sono rimasti pienamente operativi e centinaia di Carabinieri hanno continuato a presidiare le strade della provincia. In questo contesto, il sentito e rispettoso ringraziamento alle strutture sanitarie – per l’aiuto costantemente fornito – è tanto doveroso quanto sincero”.

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