Gli operatori sanitari, tra cui medici e infermieri, sono state tra le categorie più colpite dagli effetti della pandemia

di Danilo Melandri

La FNOPI  Federazione nazionale degli ordini dei medici, chirurghi e odontoiatri, sta continuando la sua attenta raccolta dati con l’obiettivo di monitorare la situazione nazionale dei propri professionisti, quantificando con precisione il triste elenco di decessi registrati all’interno della professione infermieristica causa del Covid-19.

Sin da marzo scorso, il  ‘Coronavirus’ ha messo in ginocchio il Paese nella sua drammatica apparizione. Anche oggi  noi tutti ne stiamo risentendo (o pagando le conseguenze); chi più chi meno

Sino alla fine dello scorso mese di novembre i contagi di quest’ultimi sfiorano la soglia dei 30.000, ovvero il 12% di tutti i casi dall’inizio del Covid. Purtroppo, ad essere lunga, non è solo la lista dei contagiati, ma anche quella che elenca e continua ad elencare, giorno dopo giorno, i nomi degli operatori deceduti per via della pandemia.

Le statistiche riguardanti i decessi dei medici camici bianchi sono varie e spesso riportano dati diversi. Alcune affermano che i camici bianchi morti per Covid-19 siano, in tutt’Italia, oltre  duecentoventi. Altre  rilevazioni danno invece numeri inferiori in base alle date di rilevamento  e però, analizzano i dati per età: una sessantina sarebbero i morti di una fascia d’età tra i 32-69 anni; 24 quelli in una fascia tra i 69-80 anni e 16 i morti in età avanzata.

Per la Federazione nazionale degli ordini dei medici, chirurghi e odontoiatri, i morti stimati in questi giorni sarebbero circa 170 di cui la stragrande maggioranza si concentra in regioni del nord-Italia come Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Altre statistiche, come quella di un quotidiano locale del nord, affermano che i morti di Covid sono 162 medici e una cinquantina di infermieri. Per quanto riguarda, dunque, gli infermieri, anche quest’elenco, purtroppo è in continuo aggiornamento. Sulla carta risultano 48 i decessi a causa del virus e, purtroppo, in questa rilevazione ve ne sarebbero pure alcuni che, pare per lo stress, si sarebbero toli la vita.                

Il Sistema Sanitario Nazionale italiano, già in profonda crisi prima dell’emergenza pandemica soprattutto per la carenza di organici da dedicare all’assistenza, è stato sottoposto ad una prova di forza che ha superato grazie alla volontà, alla professionalità e al lavoro delle risorse umane che lo compongono.

l Coronavirus non ha risparmiato neanche il mondo sanitario: si è assistito durante l’intero periodo dell’emergenza alla fredda e giornaliera conta dei decessi e dei contagiati nella popolazione, con un focus più sfocato sui dati relativi alle morti e ai contagi del personale infermieristico. Si deve anche considerare che con ‘elenco dei medici deceduti a causa del Covid-19’ non ci si riferisce solamente a coloro che hanno operato in prima linea, ma anche a tutti quei medici pensionati che hanno operato come volontari e assunti a termine e che si sono ammalati pur non dipendenti in un ospedale.

Molte delle morti tra gli operatori sanitari, forse, potrebbero essere anche dovute alla scarsa efficacia dei  dispositivi di protezione che erano stati loro forniti  nel primo periodo di allerta per il virus.

La “FNOPI”  Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche ha inoltre  recentemente comunicato che tra gli infermieri morti per Covid-19, oltre 25.000 erano quelli contagiati sul lavoro e gli elenchi sono in continuo aggiornamento. Moltissimi di loro lavoravano in strutture per anziani, altri nelle Emergenze” o in Area Critica; altri erano liberi professionisti.

Infermieri deceduti per Coronavirus in Italia: uno studio di FNOPI e OPI Bari ne restituisce la dimensione reale.

I dati pervenuti, seppur configurino una istantanea in continua evoluzione in quanto la pandemia è ancora in corso, dimostrano l’impegno della comunità infermieristica a tutela della salute dei cittadini italiani.

Il numero dei contagiati ha rallentato il suo trend di crescita in concomitanza con la riduzione delle persone positive al virus e tra il personale infermieristico è ancora in fase di definizione, ma è subito apparso lampante come la carenza dei DPI, come la mascherina FFP2, sia stata una delle cause principali di trasmissione dell’infezione tra il personale infermieristico. Il bollettino settimanale dell’ISS del giorno 28 aprile2 specifica che tra il personale sanitario i casi di contagio per il 47,4 % riguardano il personale infermieristico, anche se l’area indicata è, come da definizione nei corsi accademici, infermieristico-ostetrica.

Per mesi eroi.

I professionisti sanitari, infermieri, medici, personale socio-sanitario, per settimane sono stati al centro dell’opinione pubblica, a tratti anche elevati ad “eroi” in quanto in prima linea sul fronte dell’emergenza sanitaria che ha travolto il Paese, pur avendo svolto in realtà il lavoro che caratterizza la loro professione e il loro impegno deontologico-morale.I decessi.

In Italia dalla rilevazione dagli ordini provinciali risultano essere deceduti 40 infermieri di cui 32 con malattia Covid-19 (positività al tampone), 4 con malattia Covid-correlata (per i quali la patologia virale è stato un fattore favorente) e 4 infermieri (comunque positivi) per i quali la modalità di morte è stato il suicidio.

Anche da un punto di vista differente dello stesso fenomeno è riportato da un monitoraggio del Giugno 2020 condotto dall’INAIL. L’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, considerando le denunce di infortunio riferite ai soli lavoratori assicurati, ha certificato che i decessi da Covid-19 sono stati in totale 236, di cui il 40% operatori sanitari e di questi il 61% è rappresentato dagli infermieri.

Per caratterizzare la tipologia dei decessi è tuttavia necessario avere informazioni sui deceduti, motivo per cui l’analisi condotta dalla FNOPI si basa sulle rilevazioni pervenute dagli ordini professionali degli infermieri.

Focalizzando l’attenzione sul setting assistenziale nel quale gli infermieri deceduti operavano, i dati mostrano che la maggior parte di loro era in servizio in ospedale (il 55%), cui fa seguito il 12.5% degli infermieri impegnati direttamente nelle RSA a cui si aggiunge un ulteriore 22.5% (totale 35%) di infermieri impegnati comunque nell’assistenza territoriale (rete ambulatoriale Asl, emergenza-urgenza sul territorio), a conferma in entrambi i setting del dato relativo alla fascia d’età maggiormente colpita tra i 60 e i 69 anni.

L’analisi approfondita.

Studiando i deceduti per fascia d’età e sesso, per meglio configurare il profilo degli infermieri deceduti per Covid-19, si osserva che gli infermieri di sesso maschile superano, seppur di poco, le colleghe infermiere.. La sola regione Lombardia copre infatti il 30% di deceduti con ben 12 decessi. Segue il Piemonte con il 22,5%. Campania e Liguria completano il quadro prima delle regioni che presentano pochi decessi.

Numerose le iniziative della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professione Infermieristiche, dedicate agli iscritti all’Albo: la constatazione che il 10% degli infermieri non sia riuscito a fronteggiare l’emergenza pandemica ha portato la FNOPI ad intraprendere un’azione concreta per arginare situazioni pericolose di burnout: la Federazione ha infatti deciso di promuovere l’iniziativa “ABCDE: corso gratuito antistress e burnout per i professionisti della salute”, definito come “un vero e proprio DPI mentale” che ha l’obiettivo di ridurre l’ansia e lo stress causati dalla pandemia da Covid-19

Il fondo di solidarietà di FNOPI.

Il 10 Aprile 2020 la FNOPI ha dato vita al progetto “Fondo di Solidarietà”, una raccolta fondi dedicata agli scritti all’Albo colpiti nella lotta al Covid-19: gli infermieri guariti che necessitano di riabilitazione, quelli in quarantena lontani da casa e i deceduti a causa del virus. Si tratta di un Fondo “a sportello”, in cui alla classica attività di raccolta delle donazioni si affianca l’immediata erogazione di contributi agli infermieri in possesso dei requisiti individuati nel regolamento approvato dal Comitato Centrale FNOPI.

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