Ai Miei Tempi

AI MIEI TEMPI

Di Danilo Melandri

Splendida rappresentazione portata in scena da Angelica Granato Renzi e Micheal Moses Dodi al Teatro Le Sedie.

Siamo nel 2084

Il mondo che conosciamo è cambiato, le prospere società tecnologiche sono regredire ed ora somigliano ad una loro versione passata tormentata dalla fame e dalla guerra.

Rachele (Angelica Granato Renzi), una delle attiviste responsabili per questo grande cambiamento, è una donna che ha sempre combattuto per riportare la società ad un passato idilliaco immaginato attraverso i racconti di sua nonna. Presto però le contraddizioni di una società autoritaria basata su forti dinamiche di potere e nessuna libertà romperanno l’illusione della sicurezza e della prevedibilità promesse dal regime e Rachele si troverà faccia a faccia con gli effetti che il partito dal pugno di ferro hanno prodotto nel mondo.

Briseide (Adriana Papana), sua nuora, ci racconterà, insieme a Carlo (Micheal Moses Dodi), come nei giovani di ogni epoca risieda la fiamma, la speranza e la passione di mettere in discussione le regole e il potere. Edda (Sophia Fresca), vecchia amica di Rachele, sempre pronta a ricordare la sua gioventù social, ci mostrerà l’alienazione e la frustrazione di chi decide di non pensare ma di lasciarsi trasportare senza prendere decisioni. E i due gendarmi, Antonio (Saverio Longo) e Gabriele (Cesare Ceccolongo), ci mostreranno come il potere corrompa senza pietà e quanto sia impossibile affidarsi nelle mani di chi gioca con la violenza.

Il Testo mette in incredibile evidenza, ambientando il tutto molto intelligentemente nel futuro per evitare connotazioni politiche, la lezione che l’umanità sta cercando di imparare da millenni e che si ripete sistematicamente periodo storico dopo periodo storico indifferentemente dal colore razza o ideali.

Abbiamo un dittatore, il popolo si ribella, prende il comando, elegge un suo rappresentante che con il tempo diventa un dittatore, eccetera eccetera.

La bravura degli attori è disarmante per quanto coinvolgente, la rappresentazione in un teatro di piccole dimensioni è essenziale per carpire ogni piccola emozione che viene trasmessa dal viso e dai corpi, il pianto disperato di Briseide quando viene a conoscenza della morte del marito è qualcosa che non avevo mai visto, come l’espressione di Rachele quando raggiunge l’apice del risultato della sua vita spesa al servizio del popolo, per poi rendersi conto troppo tardi di averla buttata.

Riassumendo

L’umanità non impara mai dai suoi sbagli, ma almeno abbiamo rappresentati delle nuove generazioni che se ne rendono conto, in questo nostro paese di Santi Poeti e Navigatori io aggiungerei di tanti giovani Attori di talento dell’arte più nobile che ce’ il Teatro con la T maiuscola

Ricordiamo questi nomi, ne sentiremo parlare.

Adriana Papana, Angelica Granato Renzi, Michael Moses Dodi, Saverio Longo, Sophia Fresca, Cesare Ceccolongo.

Musiche originali di: Lucio De Angelis.
Make up artist: Michela Morganti.
Tecnico: Simone Montereali.

Foto di Valentina Mancuso

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