“Il Superamento dei campi Rom richiede la fine dei pregiudizi anche per l’inclusione abitativa nel mercato privato”

di Danilo Melandri

Con queste parole la Presidente della Croce Rossa di Roma, Debora Diodati, si è espressa sulla situazione di crisi che la città sta vivendo per la sistemazione degli abitanti dei campi La Barbuta e La Monachina nel quadro del Progetto Roma Inclusion – ROM – Sociale, diffuso da Gianfranco Lupo per il  Sociale della CRI e per il  Comitato Area Metropolitana di Roma Capitale

 “Come Croce Rossa di Roma stiamo portando avanti i percorsi di inclusione sociale fondamentali per l’uscita e il superamento degli insediamenti di La Barbuta e La Monachina, attraverso interventi in ambito educativo e formativo – prosegue Debora Diodati – finalizzati all’inserimento lavorativo e abitativo. In questo percorso l’inclusione abitativa è elemento imprescindibile ed è stato ideato e ipotizzato con una serie di interventi integrati e di progressiva crescita delle motivazioni, dell’occupabilità e dell’autonomia delle persone”.

Progetto RomanInclusion. ROM Sociale. CRI- Area Metropolitana di Roma Capitale.

“Per fare questo è necessario un lavoro sinergico con i territori e con i cittadini dei nostri quartieri, periferici e non, per favorire anche l’accesso all’edilizia privata oltre che a quella popolare, con il reperimento di abitazioni per chi è in possesso delle risorse per sostenere un canone di locazione, affinché l’inserimento abitativo sia un percorso sostenibile e privo di conflittualità. Nell’attuale contesto di tensione sociale, invece, riscontriamo una percezione di forte insicurezza, fragilità e disorientamento delle persone rom e sinti anche rispetto alla prospettiva virtuosa di abbandono di forme abitative collettive, monoetniche e marginali”. Questa è “Una situazione di crisi che auspichiamo venga superata con il contributo di tutti perché Roma merita di essere città aperta e di vivere anche nel rapporto con le persone rom e sinti  una stagione del tutto nuova, che superi insieme ai campi anche i pregiudizi per costruire tutti insieme percorsi virtuosi di legalità e di convivenza”.

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