Scompare Carla Fracci, Regina nel mondo della danza, è una stella che si allontana

La stella della danza classica, regina del ballo conosciuta in tutto il mondo sin da bambina per la sua maestria ed eleganza nello stare sulle punte dei piedi, ci ha purtroppo lasciati. E così se n’è andata, in punta di piedi, come prima di spiccare il volo. Etoile del Teatro alla Scala, formò con Rudolf Nureyev una coppia leggendaria, protagonista di memorabili interpretazioni dei grandi balletti romantici. Il suo cavallo di battaglia fu ‘Giselle’.

di Maria Vittoria Cocozza

Carla Aveva 84 anni, la prima ballerina al mondo, quando è venuta a mancare dopo un improvviso aggravamento della sua salute. All’annuncio le condoglianze da tanti colleghi del mondo della danza, ma anche da parte di cantanti, politici e suoi sostenitori di ogni disciplina Tutti hanno colto l’occasione per ricordare l’importante valore dell’étoile. 

Era nata nell’agosto del ‘36, a Milano, stessa città in cui si è  conclusa la sua vita. Figlia di un sergente maggiore e di un’operaia, lei e la sua famiglia  si trasferirono in campagna nel cremonese, per fare poi ritorno a Milano a fine della guerra. Ha sposato Beppe Menegatti, con cui ha dato alla luce Francesco, che l’ha fatta diventare per due volte nonna. 

 A farle notare per la prima vita il suo talento nel danzare fu un suo caro amico, che le consigliò di fare un’audizione alla Scala di Milano, e così la futura prima ballerina fece, ed entrò a studiare classica nel primo teatro d’Italia. 

Con quell’ambiente severo e nostalgico di casa non fu subito amore ma con gli anni il teatro milanese divenne la sua casa, e lo ha  portato nel cuore fino alla fine, poiché, nonostante la sua arte abbia toccato e incantato teatri in tutto il mondo,  è proprio lì, alla Scala, che i suoi primi studi e i primi accenni alla sua carriera sono sbocciati. 

Era una bambina di appena dieci anni quando mise piede in quel maestoso teatro, e solo dodici anni dopo, già ne fu proclamata la ‘prima’ ballerina. Fu definita ‘prima’ anche dal New York Times, ma in quel caso era la ‘ prima’ del mondo, ‘prima’ indiscussa. 

C’è anche chi di lei ha una opinione più elevata e si tratta del grande Roberto Bolle, che definisce la maestra Fracci come una dea, probabilmente per alludere alle innumerevoli capacità artistiche di Carla, non circoscritte solo nella danza classica. Inoltre, il grande ballerino, ha ricordato Carla Fracci come una spalla che lo ha aiutato, una grande e tenera donna, per la quale conserverà per sempre la sua stima e ammirazione.. 

È stata lei a dirigere il corpo di ballo di alcuni tra i teatri più importanti d’Italia, come il San Carlo di Napoli, e ha ballato al fianco di innumerevoli talenti, due tra questi Erik Bruhn e Vladimir Vasiliev. E, inoltre, è diventata assessora alla cultura di Firenze e ha avuto il  Premio del Senato della Repubblica in nome della sua importante carriera. 

Tra i suoi ruoli più memorabili abbiamo Giulietta, Medea, Giselle. La ricordiamo come una grande donna che però, così leggera ed elegante, non si è mai dimenticata delle sue umili radici, ma le ha sempre portate in alto con il suo fiero sguardo, proprio quello con il quale si esprimeva quando danzava.  

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