Banco Farmaceutico la carità all’opera per mitigare la povertà sanitaria
di Danilo Melandri
Nel 2018 la spesa sanitaria si aggirerà attorno ai 116 miliardi di euro, un dato che segnala una crescita di oltre 1,6 miliardi rispetto al 2017. Ma a crescere sarà anche il disavanzo delle Regioni (ante coperture, ovvero le risorse proprie che mettono gli enti locali per far quadrare i conti) che segna un -1,2 mld (nel 2017 era poco più di 1 mld). Sale anche la spesa sanitaria privata (1,8 mld in più) che arriva a 32,2 mld.
A contribuire all’aumento della spesa è principalmente la farmaceutica ospedaliera, e gli acquisti di beni e servizi. Ma è cresciuta anche la spesa per i redditi da lavoro, mentre prosegue il calo inesorabile della spesa per la farmaceutica convenzionata. Sono questi alcuni dei numeri contenuti nell’ultimo rapporto della Ragioneria dello Stato sul Monitoraggio della spesa sanitaria 2018. Il bisogno, le necessità dei farmaci non riguardano più solo immigrati e profughi, ma sempre più persone e famiglie italiane. La povertà sanitaria è una emergenza con la quale siamo costretti a fare i conti quotidianamente.
La spesa sanitaria dello Stato, e in particolare quella farmaceutica, ha subito una forte contrazione ed è molto inferiore a quella di altri importanti Paesi europei.
Tra il 1997 e il 2011 sette famiglie su 10 hanno dovuto diminuire le proprie spese sanitarie (fonte, mentre il bisogno di farmaci degli Enti assistenziali è aumentato soprattutto riguardo ai farmaci da prescrizione medica.
Da questa consapevolezza nasce l’attività della Fondazione Banco Farmaceutico onlus, non solo per l’organizzazione della Giornata di Raccolta del Farmaco, ma anche per un più vasto sostegno al bisogno. L’impegno si è quindi esteso al recupero dei farmaci provenienti dalle aziende farmaceutiche (ormai sono più di una trentina le aziende che donano farmaci stabilmente) e avviando, all’interno delle farmacie aderenti al sistema di Banco farmaceutico, un servizio innovativo come il “recupero dei farmaci validi non scaduti” donati dai privati.
Il Banco Farmaceutico è presente in più di un centinaio di province italiane con la Giornata di Raccolta del Farmaco, ma intende consolidare ed estendere la propria attività attraverso il contributo strutturato e continuo di più volontari e di più farmacie per rispondere sempre più e sempre meglio alla domanda di farmaci che continuamente gli Enti assistenziali rivolgono al Banco.
