Allo Spallanzani a Roma dal prossimo 24 agosto inizierà la lotta contro il Coronavirus con i test per sperimentare sull’uomo questo vaccino nato al 100% tutto in Italia
7 Agosto 2020
di Danilo Melandri
“Sono arrivate allo Spallanzani le prime dosi del vaccino completamente made in Italy pronto ora alla fase di sperimentazione sull’uomo – annuncia in un post su Facebook il governatore del Lazio Nicola Zingaretti – l’iniziativa è finanziata dalla Regione Lazio con un investimento da 5 milioni di euro insieme al ministero della Ricerca“. Dal 24 agosto, aggiunge inoltre l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato, “il vaccino, in via sperimentale, sarà somministrato a 90 volontari“.
Lo Spallanzani è infatti alla ricerca di “volontari sani, di ambo i sessi, di età compresa tra i 18 e i 55 anni e tra i 65 e gli 85 anni, iscritti al Servizio sanitario nazionale, che non abbiano partecipato ad altri studi clinici negli ultimi 12 mesi e che non abbiano contratto Covid-19», recita l’annuncio pubblicato dall’ospedale.
Dopo questo annuncio, non del tutto inaspettato, da alcuni giorni squillano quindi senza sosta i telefoni al centralino dell’Istituto nazionale per le malattie infettive. Gli operatori invitano il pubblico a prenotarsi via e-mail all’indirizzo dirsan@inmi.it
Sarà poi cura dell’istituto ricontattare gli interessati. Il loro impegno consisterà nel sottoporsi a una prima visita per la valutazione dello stato di salute e, se idonei, si dovranno sottoporre “a ulteriori otto visite nel corso dei successivi sette mesi“. La durata di ogni visita è di circa 30 minuti e il giorno della vaccinazione occorrerà rimanere in osservazione per quattro ore in ospedale.”Per l’impegno – precisano all’Istituto – è prevista un’indennità adeguata alle normativa vigente“. Presto sul sito dell’Istituto dell’ospedale verranno pubblicate le risposte alle domande più frequenti a beneficio di chi aspira a partecipare alla sperimentazione. All’Istituto Spallanzani sono quindi pronte le prime dosi del vaccino ‘made in Italy’ per la sperimentazione sull’ uomo. “Se rispondi a questi requisiti e vuoi dare un tuo contributo nella lotta al coronavirus chiama il numero 06/55170203 dalle 09:00 alle 17:00 o scrivi una mail a dirsan@inmi.it”, si legge nel testo, con l’invito a diffondere il messaggio condividendolo pure sui social.
Dal bollettino del Coronavirus per il Lazio 56 sono attualmente i pazienti positivi e due quelli in terapia intensiva. Per quanto riguarda la situazione del contagio suddiviso nelle province della Regione, sette sono i casi di importazione: quattro dall’ Ecuador, due dalla Croazia, un caso dall’Albania. Un altro caso riguarda la Asl di Viterbo dove una donna è risultata positiva in fase di accesso al pronto soccorso. Anche per lei è stata avviata un’indagine epidemiologica.