Pippo Pozzato scrive dall’ospedale: “Vi racconto il mio calvario contro il Covid”

Di  Maria Vittoria Cocozza

L’ex corridore veneto Filippo Pozzato era stato ricoverato all’ospedale “San Bortolo” di Vicenza intervistato dai cronistio con WhatsApp ha detto “questa malattia mi ha fatto capire che non sono davvero un eroe. Ora sono immobile in un letto con l’ossigeno e riesco appena a mangiare…”  “Ho la mascherina e faccio fatica a parlare. Ieri avevo il respiratore nasale, stamattina mi hanno messo una nuova attrezzatura per provare a darmi meno ossigeno e capire come reagisce il mio corpo. Mio figlio Giacomo ha due anni e lo posso vedere solo attraverso il programma  Skype. Lui è uno spettacolo, è la mia ragione di vita, quello che mi fa combattere contro il Covid”

Filippo Pozzato parla via WhatsApp dalla sua stanza in ospedale nel reparto Pneumologia. “Ho avuto un eccesso di sicurezza e, ora sono attaccato all’ossigeno e ne pago le conseguenze”L’atleta – 40 anni – forte del suo fisico di corridore in bicicletta, non si era vaccinato ma  ora rimpiange amaramente quella scelta che è stata sbagliata: “Sono stato davvero uno stupido, un superficiale ma ero certo di non prendere quel virus”.  Se Filippo Pozzato potesse tornare indietro, ammette che si sottoporrebbe al vaccino all’istante. La scelta di non immunizzarsi contro il Covid gli  è costata troppo cara e, ai suoi tempi, quando era in gara e nel 2006 conquistò una Milano-San Remo e anche un un Campionato italiano,  non pensava davvero a una prova talmente dura. Nel suo corpo in piena salute, Si sentiva forte e invincibile e questo  ritornello purtroppo non è nuovo nelle storie dei ricoverati per coronavirus, che all’improvviso si ritrovano precipitati in un incubo che ritenevano lontanissimo.

Filippo Pozzato quando era in gara

Parlando con i cronisti, le sue parole sono state di pentimento ma anche di monito per chiunque continua a sottovalutare il Covid ed è contrario al vaccino. Per la verità lui alla fine si era deciso, ma è stato davvero troppo tardi quando il virus lo ha aggredito “Perché non mi sono vaccinato prima?” si domanda: “Perché mi credevo forte, stavo in mezzo a gente che aveva avuto il Covid, non mi era mai successo niente, e perché ero sempre impegnato per le gare in bici, le organizzavo e quindi mi sono preso una bella batosta. Non ho ancora la maschera ma, se dovessi peggiorare me la metteranno“. Per fortuna il suo fisico ha reagito bene e dopo un periodo in corsia è stato dimesso dal San Bartolo. L’ex corridore veneto ha quindi annunciato di essere stato dimesso dall’ospedale e ha voluto anche rivolgere un appello a tutti: «L’aspetto però più importante di questo mio messaggio e dedicato a tutti coloro che ancora tentennano di fronte al vaccino: ragazzi e ragazze non scherziamo! Il virus è ancora tra noi e se lo si prende si rischia anche di  crepare: fidatevi di chi il giorno prima era pronto a spaccare il mondo e il giorno dopo faceva fatica a spostarsi da una stanza all’altra. Il vaccino è un reale strumento di difesa che abbiamo contro questa piaga: non è uno scherzo”.

Pozzato in ospedale a Vicenza

Il corridore ha anche annunciato che, appena potrà, si impegnerà come testimonial per le vaccinazioni contro il virus,

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