La sicurezza dei Farmaci

di Danilo Melandri

Il problema della sicurezza dei farmaci è sempre all’ordine del giorno e non solo in Italia ma in tutto il mondo. Proprio in questo periodo una notizia preoccupante – pur sempre nell’ordine della sicurezza per chi ne fa uso – è relativo a una molecola specifica verso la quale anche l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha disposto il ritiro dalle farmacie e dalla catena distributiva di tutti i lotti di farmaci con il principio di questa molecola (utilizzata per trattare problemi gastrici come l’acidità). Questa molecola viene prodotto in India ed è stata a causa della presenza di impurità potenzialmente cancerogena. Si tratta dell’impurezza di alcune molecole già rilevate sospette nel 2018 in alcuni anti-ipertensivi. L’Aifa sta lavorando con le altre agenzie per la per sicurezza nel valutare un eventuale grado di contaminazione. La decisione è stata presa in base al principio di precauzione, in modo da ridurre al minimo i rischi per il paziente, limitando l’esposizione alla sostanza potenzialmente dannosa. A scopo precauzionale, l’Agenzia ha anche disposto il divieto di utilizzo di tutti i lotti commercializzati in Italia di medicinali contenenti molecole eventualmente dannose prodotte da altre officine farmaceutiche, in attesa che vengano analizzati. Provvedimenti simili sono stati assunti o sono in corso di adozione negli altri Paesi dell’Unione Europea e in diversi paesi extraeuropei. L’Aifa, inoltre, ha disposto anche il divieto di utilizzo di altri farmaci con analoghi principi attivo. Si tratta di una lista di 516 prodotti, che l’Agenzia ha allo studio in attesa di controlli. Non è neppure sfuggito a un altro farmaco molto diffuso, e anche un celebre antiacido, compresse effervescenti da 75 mg, di cui sono 12 i lotti da non utilizzare. L’Aifa ritira alcuni farmaci per il sospetto di presenza di impurità potenzialmente cancerogene Un elenco di quelli ancora autorizzati a oggi) è disponibile sul sito dell’Agenzia del Farmaco all’indirizzo https://www.aifa.gov.it La molecola sospetta è ben classificata dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sulla base di studi condotti su animali. La molecola sotto osservazione è anche presente in alcuni alimenti e nelle forniture di acqua, ma non risulta che possa causare danni quando ingerita in quantità molto basse.

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