Coronavirus il punto di vista dell’imprenditoria

Che ne pensa l’imprenditoria Italiana del momenti difficile che stà passando a causa del coronavirus? lo abbiamo chiesto a Giuseppe Gioè, titolare della Edilab società tecnologica di punta della regione Sicilia.

di Danilo Melandri

Il coronavirus ha costretto gli Imprenditori a ridimensionare o bloccare completamente la propria attività nel tentativo di soffocare la diffusione del virus, senza saper quanto tempo ancora dureranno i blocchi.

Dopo il coronavirus gli Imprenditori devono prendersi il paese in spalla!

Tutto questo può essere fatto con resilienza e coraggio. E’ necessario risalire sulla barca capovolta dalle onde del mare, e in senso più ampio, si intende la riorganizzazione del proprio percorso di vita.

Personalmente non vedo l’ora di ripartire per trasformare un evento doloroso in un processo di apprendimento e di crescita.

A livello aziendale è bene considerare la resilienza come una qualità collettiva, 0vvero l’abilita di affrontare stress o traumi gravi grazie alle risorse interne per il benessere aziendale, che poi ricadrà sul benessere dei singoli.

E’ indubbio riconoscere che finirà tra una settimana o due e bisogna tornare a fare l’esercizio quotidiano di capire come orientare l’operatività, le scelte d’investimento, le opzioni di cassa, le politiche del personale.

Parlo da imprenditore di due realtà di circa 15 persone complessivamente che lavora nell’ambito dell’innovazione tecnologica. Dal nostro Governo la prima cosa che mi aspettavo che facessero è quella di pagare i debiti della Pubblica Amministrazione ma nulla è stato fatto. Un’azione semplice e rapida che può essere fatta immediatamente senza aspettare i DPCM.

Oggi la vera Impresa è quella di assicurare una sopravvivenza alla propria realtà produttiva.

L’impresa la stanno facendo i medici e gli infermieri, ai quali ogni ringraziamento e riconoscimento sarà sempre insufficiente a ricompensare il servizio sociale che stanno rendendo alla comunità in questi giorni difficili.

Vi state chiedendo cosa ho fatto io in questi giorni? Ho allenato la mia resilienza e studiato tanto! Mi sto preparando a ripartire da dove eravamo rimasti.

Dove eravamo rimasti? Questa è la domanda che si faremo alla fine dell’emergenza coronavirus. Ma oggi ci si domanda come fare a sopravvivere!

Servono coraggio, audacia, visione e competenze!!

Bisogna guardare meno il sito dell’INPS alla ricerca di aiuti dal settore pubblico e pensare a cosa possiamo fare per il nostro Paese (SF Kennedy cit.)

Solo grazie alle Imprese rinasceremo! Riprendiamoci la nostra vita imprenditoriale che ci mette davanti a domande e a dubbi, affrontiamo sfide mai affrontate prima dove solo a distanza di tempo capiremo se abbiamo agito al meglio.

Noi Imprenditori viviamo per quel brivido, per quelle sensazioni di aver fatto la scelta giusta, di aver risolto i problemi. Abbiamo l’obbligo di guardare la meta, e quella sarà bellissima, perché potremo dire di avere superato una pandemia globale nel momento più basso dell’economia, guardando verso la via d’uscita con la squadra dei collaboratori che ci siamo scelti.

Da qual momento ogni problema, ogni avversità non sarà nulla a confronto.

Siamo dei super eroi invincibili!!!

E noi aggiungiamo che se tutta l’italia la penserà in questo modo positivo, non potremo far altro che risorgere come la fenice dalle proprie ceneri

Giuseppe Gioè, titolare Edilab con Michele Cappadona presidente Agci Sicilia
Giuseppe Gioè, titolare Edilab con Michele Cappadona presidente Agci Sicilia
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